La serie Zenfone, che nelle ultime generazioni si è contraddistinta per i suoi dispositivi compatti (rarità, ormai, fra gli smartphone top di gamma), quest’anno si compone di un unico cellulare.
Lo smartphone di ASUS somiglia in maniera particolarmente evidente a ROG Phone 8, differenziandosi principalmente per il design più sobrio e sfruttabile. Se il flagship della serie ROG Phone strizza infatti l’occhiolino al pubblico dei gamer, anche se quest’anno l’estetica è stata resa un po’ più tranquilla, il modello della serie Zenfone estende a un pubblico più ampio le qualità principali di ROG Phone 8, in un device che può essere però utilizzato in qualsiasi contesto.
Asus Zenfone 11 Ultra è simile ad Asus Rog Phone 8 su molti aspetti, fra cui quello dimensionale ed estetico. Esternamente infatti richiama moltissimo lo smartphone da gaming se non fosse per qualche elemento stilistico che lo caratterizza.
Che non sia il più bello del reame è abbastanza palese, più che altro a causa di alcune scelte stilistiche anacronistiche fra loro, sia di forme che di posizionamento di elementi. Il modulo fotografico, ad esempio, è posizionato molto in alto e ha una spaziatura differente tra il bordo sinistro e quello superiore, risultando quindi sgraziato, per non parlare della disposizione delle lenti al suo interno.
Dove però Asus non ha lasciato nulla al caso è nella scelta delle componenti dove di fatto siamo di fronte a un top di gamma decisamente attuale. Innanzitutto il display è di tipo Flexible AMOLED da 6,78” con risoluzione FHD+ e refresh rate variabile da 1 a 120 Hz con capacità di arrivare a 144 Hz in gaming. Un ottimo pannello su svariati frangenti fra cui la brillantezza dei colori e la luminanza che può arrivare a 2500 nits di picco, che in accoppiata all’audio stereo offrono un ottimo comparto multimediale a 360°.
Proprio come Asus Rog Phone 8 lo smartphone in oggetto misura 163.8 x 76.8 x 8.9 mm ed ha un peso complessivo pari a 224 grammi. È ovviamente presente la certificazione IP68 per resistenza all’acqua e alla polvere, e un ottimo feedback di vibrazione che assicurano un’elevata qualità costruttiva e come dicevamo scelta dei componenti.
Asus ha inoltre inserito anche una ormai rara porta audio da 3,5 mm nella parte inferiore. Il sensore di impronte digitali è invece integrato sotto al display ed è sì reattivo ma molto sensibile per cui bisogna posizionare oculatamente il dito al di sopra.
Il sistema operativo è Android 14 e, salvo novità, la politica di aggiornamenti Asus prevede 2 anni di Android e 4 anni di patch di sicurezza.
Così come Samsung e Google, anche ASUS ha deciso di lavorare sulla fantomatica intelligenza artificiale per andare a migliorare e arricchire l’esperienza d’uso dello smartphone. Le funzioni qui presenti sono quattro:
Traduzione Chiamata tramite AI: per tradurre in tempo reale una conversazione in lingua diversa dalla nostra;
Trascrizione AI: per trascrivere in testo una registrazione vocale;
Sfondi AI: per generare nuovi sfondi tramite intelligenza artificiale generativa;
Cancellazione del rumore con AI: per rimuovere rumori ambientali fastidiosi quando si è in chiamata, videochiamata o in gaming;
Ricerca semantica: per ritrovare facilmente le foto nella galleria semplicemente descrivendo ciò che si sta cercando.
L’aspetto più interessante dell’implementazione di Asus è che tutte queste funzioni possono essere utilizzate anche a connessione spenta, quando lo smartphone è offline, scollegato dalla rete.
Si tratta della prima vera e propria implementazione dell’AI on Device, anticipando dunque Samsung e Google. Questo vale sia per la generazione degli sfondi che per la trascrizione delle chiamate, etc..
Ovviamente prima di usarle la prima volta vi farà scaricare dei pacchetti il cui peso arriva anche a 3 GB, il che vi fa capire la corposità di queste funzionalità.
Passando oltre, al primo avvio Asus Zenfone 11 Ultra ci chiedere se preferire l’esperienza Android pura o una versione ottimizzata da Asus. La scelta non ha grandissime implicazioni e ovviamente può essere cambiata successivamente dalle impostazioni. Le principali conseguenze sono estetiche come ad esempio il pannello dei volumi, i collegamenti rapidi nella tendina delle notifiche, la schermata di chiamata in arrivo e poco altro, tuttavia rappresenta un’ulteriore livello di personalizzazione oltre al classico “Sfondo e Stili” per modificare colori, formato icone e sfondo. Permangono le peculiarità del software di Asus come la possibilità di registrare le chiamate, oppure la gestione granulare del risparmio energetico della batteria, suddiviso in ben 4 livelli, ma anche per la gestione della ricarica, che può essere limitata a un determinato intervallo temporale e a una specifica percentuale.
In gaming è presente Game Genie che oltre a lavorare in background per migliorare l’esperienza si concretizza anche in un pannello richiamabile con uno swipe dall’angolo in alto a sinistra e che permette regolare i vari parametri legati al gioco: refresh rate, prestazioni, luminosità schermo, volume, ma anche una gestione di chiamate, sms e notifiche per evitare di essere disturbati.
È poi presente la modalità ad una mano per rendere ancor più semplice utilizzare lo smartphone con una sola mano, o ancora il doppio e triplo tocco sul retro dello smartphone per compiere un’azione, come ad esempio fare uno screenshot.
Non mancano inoltre funzioni più classiche come Twin Apps per duplicare le applicazioni e usare più account contemporaneamente.
In ultimo ma non per meno importanza la compatibilità con Phone Link e GlideX per la compatibilità con Windows.
Complessivamente un software snello, fluido e reattivo anche grazie alla dotazione hardware.
Asus Zenfone 11 Ultra è ovviamente dotato dell’ultimo arrivato in fatto di processore smartphone di QUalcomm ovvero lo Snapdragon 8 Gen 3, con 12/16 GB di memoria RAM LPDDR5 e 256/512 GB di memoria interna UFS 4.0, non è presente l’eventuale slot di espansione tramite MicroSD.
A livello tecnologico insomma, per quanto concerne le prestazioni, non è dietro agli altri top di gamma, con NFC, GPS, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e, ovviamente, connettività 5G, oltre a 4G+ e 4G.
Proprio come nel caso della multimedialità, anche per quanto riguarda il gaming, Asus Zenfone 11 Ultra offre un’esperienza eccellente senza problemi o lag. Non manca di reattività e velocità, riuscendo a eseguire le varie operazioni in maniera fulminea. Tutto questo senza compromettere eccessivamente le temperature, durante sessioni intenstive produce un po’ di calore ma più che sopportabile. Non avrà Rog nel nome ma di fatto, essendo tutto sommato lo stesso smartphone, è classificabile come smartphone da gaming anche perché ha tutto al posto giusto per esserlo.
Per ulteriori dettagli tecnici consultate la scheda tecnica di Asus Zenfone 11 Ultra
Il comparto fotografico di Asus Zenfone 11 Ultra è lo stesso di Rog Phone 8, si tratta di un leggero upgrade rispetto a Zenfone 10 perché oltre al cambio dei sensori ne viene aggiunto un terzo.
Il nuovo sensore da 50 megapixel con apertura f/1.9, stabilizzato, si comporta molto bene sia durante il giorno che di notte. Offre risultati molto costanti, e lo stesso si può dire per l’obiettivo ultra wide da 13 megapixel con apertura f/2.2 freeform, che mantiene un’ottima coerenza cromatica.
Tuttavia, di notte potrebbe avere qualche difficoltà, anche se la modalità notturna fa un buon lavoro, ma richiede tempi di esposizione un po’ più lunghi. La vera novità è il teleobiettivo 3x da 32 megapixel, che riesce a catturare scatti a 8 megapixel tramite pixel binning, ma può fare anche scatti onesti a 10x tramite l’upscaling. In sostanza, il ROG Phone 8 Pro si dimostra solido anche in campo fotografico quest’anno. Anche i selfie sono di buona qualità grazie alla fotocamera frontale da 32 megapixel con un ampio campo visivo di 90 gradi.
C’è ancora margine per perfezionare l’esperienza fotografica, soprattutto a livello software. Il processore Snapdragon 8 Gen 3 è molto capace, ma al solito è necessario concentrarsi sul perfezionamento software, specialmente per quanto riguarda la registrazione video.
Alcuni dettagli vanno sistemati, come l’incapacità di utilizzare il teleobiettivo 3x in alcune situazioni o la mancanza di switch tra le lenti durante la registrazione in 4K a 60 fps o in HDR. Anche i video selfie si limitano al Full HD. Per questo motivo, nonostante i miglioramenti hardware e legati allo Snap 8 gen3, Asus Zenfone 11 Ultra si colloca ancora al di sotto dei migliori smartphone per la fotografia.
Un altro miglioramento di Asus Zenfone 11 Ultra rispetto al modello precedente è nel comparto dell’autonomia, grazie ovviamente al cambio di dimensioni fisiche e quindi della batteria. Questa è da ben 5500 mAh e permette di arrivare tranquillamente a sera con un risultato molto simile ad HONOR Magic6 Pro ovvero praticamente due giornate di autonomia con un utilizzo tranquillo.
È dotato poi della ricarica rapida a 65W con caricabatterie in confezione e della ricarica wireless a 15W.