Il finale tutt’altro che scontato della nostra Serie A, decisa all’ultima giornata dopo tanto tempo, ci fornisce un ottimo assist per la nostra top 11 mensile di FUT: abbiamo provato ad unire due stagioni calcistiche lontane 11 anni l’una dall’altra, un arco temporale considerevole per questo sport, cercando di formare un 11 che riunisse il meglio delle ultime due rose del Milan che hanno sollevato al cielo lo Scudetto.
In porta non può che esserci Mike Maignan, riuscito nella non facile missione di non far rimpiangere un fenomeno come Donnarumma; davanti a lui c’è una coppia impossibile, quella composta dal leggendario numero 13 Sandro Nesta e dal roccioso inglese Fikayo Tomori, che abbiamo preferito a Thiago Silva, mentre sulle fasce trovano spazio l’inarrestabile Theo Hernandez e il redivivo Alessandro Florenzi, che almeno su Fifa vince il ballottaggio con capitan Calabria.
Anche il duo in mezzo al campo è tanto anacronistico quanto affascinante: la grinta e il cuore di Rino Gattuso abbinate alla classe e all’elettricità di Sandro Tonali, vero uomo in più della mediana rossonera in questa stagione.
Sulle fasce schieriamo Messias, protagonista di una storia da Libro Cuore che l’ha visto passare dai campi dei tornei UISP al tetto d’Italia, e quello che probabilmente è stato il miglior giocatore di questa Serie A, Rafael Leao, rebus irrisolvibile per qualsiasi retroguardia.
Sulla trequarti centrale, spazio per i rimpianti: Alexandre Pato poteva essere il presente e il futuro del Milan, i troppi infortuni e qualche scelta sbagliata hanno fatto prendere alla sua carriera una piega decisamente diversa, ma in quel campionato 2020/11 ha fatto intravedere davvero numeri da campione.
In avanti, l’unico uomo presente sia nel 2011 che nel recente trionfo: l’immortale Zlatan Ibrahimovic, a 40 anni ancora una delle figure più influenti del panorama calcistico globale.
In campo potete schierare la squadra con il 4-2-3-1 da noi proposto, oppure con un 4-3-3 con il triangolo di centrocampo che vede in Messias (o Pato) il vertice alto e un tridente con Leao e Pato (o Messias) larghi.
Sperando che la nostra formazione possa piacere ai lettori milanisti e non solo, vi diamo appuntamento alla prossimo numero