Mancano pochi mesi al debutto della nuova generazione di Samsung Galaxy, e secondo le voci di corridoio sembra che Galaxy S23 introdurrà la comunicazione satellitare per le emergenze proprio come iPhone 14.
Qualora vi troviate all’esterno con la necessità di ricevere assistenza o soccorsi, e manchi la copertura della rete cellulare, lo smartphone potrà collegarsi ai satelliti puntando al cielo e richiedere aiuto con dei messaggi di testo.
Anche se Apple ha rubato la scena con il primo lancio globale di smartphone con connettività via satellite con gli iPhone 14, il primo costruttore ad annunciare una funzione di questo tipo è stato Huawei, peccato però solo in Cina e solo poche ore prima di Apple: il terzo costruttore ad arrivare sul mercato con terminali dotati di connettività satellitare potrebbe essere Samsung con Galaxy S23.
Siamo nel campo delle indiscrezioni, ma la data di introduzione dei Galaxy S23 di avvicina e il volume delle anticipazioni aumenta. Secondo quanto riporta ETNews non solo Samsung implementerà la connettività via satellite nei Galaxy S23, ma questa potrà essere sfruttata anche per funzioni diverse dai messaggi scritti di emergenza.
Così come Apple collabora con Globalstar che gestisce la rete di satelliti, anche Samsung sembra collaborerà con Iridium dotata di una rete di 66 satelliti per le comunicazioni in orbita bassa. Oltre ai messaggi di emergenza, sembra sarà anche possibile sfruttare le comunicazioni via satellite anche per messaggi di testo, oltre che per inviare e ricevere immagini in bassa risoluzione che occupano al massimo alcune centinaia di KB.
Costituirà il modello “base” della gamma di flagship, che dovrebbe essere completata da Samsung Galaxy S23+ e Samsung Galaxy S23 Ultra.
Nell’attesa di scoprirlo ufficialmente, ci sono a disposizione diverse indiscrezioni piuttosto affidabili, che vanno ad anticipare diverse caratteristiche.
Samsung Galaxy S23 è uno smartphone Android di fascia alta che si posiziona alla base della gamma flagship di inizio 2023. A disposizione dovrebbe esserci un display AMOLED da 6,1 pollici a risoluzione Full-HD+ (2340 x 1080 pixel), con refresh rate fino a 120 Hz e lettore d’impronte integrato.
Il SoC scelto dal produttore dovrebbe essere il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, anche se in alcuni mercati potrebbe esserci un Exynos 2300 (i rumor non si sono ancora placati al riguardo): al fianco di questi ultimi dovrebbero trovare spazio 8 GB di RAM e 128, 256 o 512 GB di memoria interna UFS.
Il comparto fotografico dovrebbe offrire in tutto quattro sensori: sul retro potrebbe esserci una tripla fotocamera con sensore principale Dual Pixel da 50 MP, ultra-grandangolare da 12 MP e tele da 10 MP (con zoom ottico), mentre frontalmente una fotocamera da 12 MP.
A livello di connettività saranno sicuramente disponibili 5G dual SIM, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5, NFC, GPS e porta USB Type-C.
Saranno disponibili anche certificazione IP68 e audio stereo.
La batteria dovrebbe essere leggermente più grande di quella del predecessore: i rumor parlano di almeno un 5% di aumento, quindi potremmo essere intorno ai 3900 mAh.
La ricarica rapida dovrebbe restare simile a quella di S22, con ricarica da 25 W con cavo, wireless da 15 W e wireless PowerShare.
Lo smartphone non avrà un design stravolto rispetto al predecessore, che a sua volta non aveva così tante differenze da Galaxy S21.
Frontalmente dovrebbe risultare praticamente identico, con cornici sottili e uguali su tutti e quattro i lati, con angoli arrotondati e un piccolo foro centrale (in alto, ovviamente) per far spazio all’obiettivo fotografico.
Le principali differenze dovrebbero risiedere nella parte posteriore: niente più modulo che va a fondersi con la cornice laterale, ma obiettivi incastonati in verticale direttamente nella scocca in vetro, in modo simile al modello Ultra della generazione scorsa.
I pulsanti dovrebbero essere tutti posizionati sul lato destro, mentre il carrellino delle SIM dovrebbe essere in basso, accanto alla griglia dell’altoparlante e alla porta USB-C.
A proteggere il dispositivo da urti e graffi dovrebbe esserci il vetro Gorilla Glass Victus+, sia nella parte anteriore sia in quella posteriore.
Le indiscrezioni suggeriscono in anticipo anche le dimensioni precise dello smartphone: si parla di 146,3 x 70,8 x 7,6 mm, ingombri molto simili a quelli del predecessore che gli consentirebbero di rientrare nella categoria dei dispositivi compatti. Per ora non sono ancora trapelate le colorazioni.
Lo smartphone sarà sicuramente commercializzato con Android 13 e almeno la One UI 5.0. Come spesso capita con un nuovo dispositivo importante della gamma Galaxy, è probabile che il produttore rilasci il prodotto con una versione 5.1, che integrerà qualche funzionalità aggiuntiva (magari a livello fotografico); queste ultime potrebbero essere introdotte successivamente sui modelli già in commercio, come già capitato diverse volte.
Rispetto alle precedenti versioni, la One UI 5.0 include maggiori possibilità di personalizzazione (con icone dinamiche migliorate e più colorazioni, anche base, nella tavolozza tra cui scegliere per i temi dinamici), funzioni aggiuntive per la schermata di blocco (che dovrebbe integrare alcune migliorie direttamente da Good Lock per una maggiore personalizzazione, modifiche più rapide ai vari elementi, sfondi aggiuntivi e non solo) e non solo.
Visti i non molti cambiamenti introdotti dal punto di vista hardware, SoC e qualche altro dettaglio a parte, Samsung dovrebbe concentrare i suoi sforzi sull’esperienza utente e su un software ancora più curato. Ci si aspettano miglioramenti per quanto riguarda le animazioni, la reattività e la fluidità generale.
La tecnologia di ricarica rapida non dovrebbe subire cambiamenti rispetto allo scorso anno. In base alle indiscrezioni dovremmo restare su una ricarica cablata da 25 W e su una wireless da 15 W. Solo il modello Plus e quello Ultra dovrebbero spingersi oltre, comunque senza toccare picchi esagerati.
Per ora è troppo presto per scoprire le funzionalità fotografiche che sicuramente il produttore introdurrà con la serie S del 2023: si attende che sull’argomento la casa sud-coreana (o più probabilmente qualche insider) rilasci qualche dettaglio.
Le indiscrezioni parlano della possibilità per la serie di smartphone di adottare il lettore di impronte digitali ultrasonico di terza generazione di Qualcomm, ma per ora non è chiaro se si tratti del sensore 3D Sonic Max presentato a inizio 2022. Quest’ultimo ha una superficie di 20 x 30 mm, quasi 10 volte quella dello scanner utilizzato sui Galaxy S21 e sui Galaxy S22, offre una precisione cinque volte maggiore e la possibilità di ospitare due dita allo stesso tempo.
Interessante anche il rumor che indica la possibile presenza di una funzione di messaggistica di emergenza satellitare: Samsung starebbe lavorando con Iridium Communications per portare un nuovo sistema di comunicazione satellitare.
Samsung Galaxy S23 dovrebbe essere presentato nel primo trimestre 2023 (anche se qualcuno punta su un lancio anticipato), probabilmente tra fine gennaio e inizio febbraio, con lancio previsto per le settimane subito successive. Il prezzo non è ancora trapelato, ma dovrebbe rimanere sulle cifre dello scorso anno (879 euro di partenza), valore dell’euro e inflazione permettendo.