La trama del gioco segue le vicende di due sopravvissuti, Leon e Claire, in fuga da una città degli Stati Uniti d’America medio-occidentali, Raccoon City, in preda a un’epidemia virale causata da un’azienda farmaceutica assetata di denaro, che ne ha trasformato la maggior parte della popolazione in zombie.
All’inizio di Resident Evil 2 il giocatore può scegliere il personaggio giocante, con cui iniziare l’avventura, optando tra Leon Scott Kennedy e Claire Redfield; questa scelta influenza alcuni eventi nel corso della trama, oltre che ad alterare diversi elementi del gameplay stesso, come le armi a disposizione. Come il capitolo precedente, Resident Evil 2 è un videogioco con una progressione a scenari: il personaggio giocante si muove in una determinata porzione di mondo di gioco, con cui può interagire, per poi spostarsi, tramite delle porte o condotti oppure tunnel, alla porzione di mondo successiva. Il metodo tecnologico con cui questi scenari si presentano è detto “pre-rendering” e sta ad indicare che tali spazi sono formati da immagini e sfondi fermi, statici, che non reagiscono direttamente alle azioni di gioco; gli unici elementi attualmente elaborati in tempo reale, e capaci di muoversi e interagire negli spazi, sono i personaggi (giocanti e non) oltre che ai modelli di oggetti recuperabili dal giocatore.
Resident Evil 2 fa dell’esplorazione, e del recupero di oggetti-chiave, uno dei cardini del suo gameplay: il giocatore è spronato a muoversi con cautela nelle diverse ambientazioni, spostandosi di scenario in scenario, alla ricerca di soluzioni per progredire nel gioco, risolvendo diversi enigmi.
Nel corso dell’avventura, però, il giocatore incorre inevitabilmente in scontri diretti con nemici, da semplici zombie a mostri più forti, e può equipaggiarsi con un’arma e delle munizioni per difendersi; quando il gioco è attivo non è presente alcun HUD, tuttavia quest’ultimo è in realtà accessibile interrompendo l’azione e aprendo una schermata di stato che permette di visionare importanti informazioni: accanto all’immagine del personaggio compare infatti un elettrocardiogramma che mostra la sua salute con colori dal verde, al giallo, fino al rosso, oltre che ad evidenziare l’arma attualmente equipaggiata e l’inventario che contiene gli oggetti recuperati e trasportati.
L’inventario ha una capacità di trasporto limitata, ma il giocatore può gestire il proprio spazio grazie a dei bauli universali, dislocati in tutto il mondo di gioco, con cui riporre o scambiare oggetti. Se durante il corso del gioco il personaggio perde troppa salute rischia di morire e di generare un game over; tuttavia è possibile recuperare salute grazie all’uso di una pianta medicinale, che può essere recuperata e combinata con altre del suo tipo per creare miscele più potenti, oppure grazie all’uso di una speciale bomboletta spray medica.
In alcuni luoghi specifici, detti “safe rooms”, il giocatore può salvare la partita grazie all’uso di una macchina per scrivere; tuttavia per salvare è necessario anche disporre di nastri di inchiostro, la cui quantità a disposizione viene numericamente consumata ogni volta che si salva, e i quali vanno recuperati e riposti nell’inventario durante il corso dell’avventura. Resident Evil 2 è ad oggi uno dei protagonisti del genere survival horror degli anni ’90 e rimane un’icona dell’era PlayStation. In attesa del remake in uscita su PC, PS4 e Xbox One il 25 gennaio 2019, potete reperire il classico originale su PlayStation Network come classico PS One oppure tentare di acquistarlo in qualche mercatino dell’usato ad un buon prezzo.