1991 | NES, Game Boy, Game Boy Advance | Puzzle | Nintendo Research & Development 1 | Nintendo |
anno | console | genere | sviluppo | publisher |
In questi giorni è approdato su mobile il nuovo Dr. Mario World, riadattamento portatile del classico puzzle game di Nintendo, ma se qualcuno di voi non conoscesse quest’ultimo ci pensiamo noi con questa breve recensione di Dr. Mario.
L’originale rompicapo sviluppato dalla divisione Nintendo R&D1 è uscito su NES (Nintendo Entertainment System) nel 1991.
Il titolo proponeva un concept decisamente geniale, ispirandosi infatti ai classici dell’epoca quali Tetris e Columns offriva un match-3 decisamente innovativo.
L’idea alla base di Dr. Mario è quella di abbinare delle pillole colorate per debellare i virus su schermo, per fare questo basta ruotare i pezzi in discesa e impilarne tre dello stesso colore del mostriciattolo per eliminarlo.
Eliminati tutti i virus si passa al livello successivo e la velocità di gioco aumenterà man mano.
Il gioco dispone in totale di 21 livelli e dopo averli completati è possibile sbloccarne altri 20 ancora più tosti, difatti Dr. Mario non è certo un puzzle game per tutti e può risultare ostico sin dai primi momenti di gioco.
Considerato da molti una vera droga, soprattutto nella sua versione portatile per Game Boy, Dr. Mario ha centrato il bersaglio, Nintendo sfruttando il suo iconico Super Mario lo ha gettato in un contesto nuovo, prendendo spunto da alcuni puzzle game storici dell’epoca, ma proponendo sulla carta qualcosa di nuovo che ancora oggi risulta fresco e divertente.
Se volete conoscere le origini del celebre dottore prima di essere modernizzato e inserito nei nostri smartphone, non dovete far altro che recuperare questa piccola perla (ora disponibile anche tra i classici NES con Nintendo Switch Online), prendere in mano un pad e scoprire il vero ed originale Dr. Mario.