Negli anni ‘90, l’industria dei videogiochi stava attraversando una fase di grande fermento e innovazione, con la piattaforma NeoGeo di SNK che si ergeva come simbolo di potenza e qualità nel panorama arcade. Tra i numerosi titoli rilasciati su questa console, Eight Man è un gioco che, pur non raggiungendo la notorietà di altre pietre miliari, ha lasciato un segno indelebile tra gli appassionati del genere beat ‘em up.
Ispirato all’omonimo anime giapponese degli anni ‘60, Eight Man ci catapulta in un futuro distopico dove un supereroe cibernetico combatte per la giustizia in una metropoli corrotta e minacciata da forze malvagie.
Eight Man si distingue fin da subito per l’atmosfera tipicamente cyberpunk che permea l’intera esperienza di gioco. La trama, seppur lineare, si rivela efficace nel costruire un contesto coinvolgente: Eight Man, un cyborg dotato di incredibili abilità fisiche, è l’ultima speranza dell’umanità contro una serie di nemici cibernetici che minacciano la pace e l’ordine della società.
Al fianco del suo fedele compagno, Seven, Eight Man attraversa una città futuristica dominata da grattacieli scintillanti e vicoli oscuri, affrontando boss meccanici e legioni di nemici robotici.
La narrazione, benché semplice, è ricca di riferimenti alla cultura pop giapponese e si adatta perfettamente all’epoca in cui il gioco è stato rilasciato, evocando atmosfere che richiamano anime e film di fantascienza del periodo.
Nonostante la storia non rappresenti il punto forte del gioco serve da cornice per l’azione frenetica che caratterizza Eight Man, mantenendo il giocatore coinvolto dall’inizio alla fine. Il gameplay di Eight Man è in linea con i classici beat ‘em up dell’epoca, ma introduce alcune novità che lo rendono unico. La possibilità di correre lungo lo schermo dona al gioco un ritmo particolarmente serrato, permettendo al protagonista di eseguire attacchi fulminei e di schivare i colpi nemici con agilità.
Questa dinamica aggiunge un livello di sfida ulteriore, richiedendo al giocatore di padroneggiare non solo le classiche tecniche di combattimento, ma anche i tempi e i movimenti necessari per evitare di essere sopraffatti dalle ondate di avversari. Il sistema di controllo, pur essendo semplice, risulta efficace e intuitivo, anche se con il passare del tempo emerge una certa ripetitività nelle mosse disponibili.
I nemici, infatti, tendono a riproporsi con poche varianti, e la mancanza di combo complesse o di armi particolarmente innovative può rendere il combattimento meno vario rispetto ad altri titoli del genere.
Tuttavia, la sfida proposta da Eight Man è notevole, con un livello di difficoltà che aumenta progressivamente e che saprà mettere alla prova anche i giocatori più esperti. Uno degli aspetti più affascinanti di Eight Man è senza dubbio la sua veste grafica.
Sfruttando appieno la potenza del NeoGeo, il gioco presenta sprite dettagliati e animazioni fluide, che contribuiscono a creare un mondo visivamente accattivante.
Le ambientazioni, che spaziano dai vicoli illuminati al neon alle fabbriche industriali dominate da macchinari giganteschi, sono realizzate con una cura maniacale per i dettagli, immergendo il giocatore in un universo futuristico che sembra uscito direttamente da un film di fantascienza.
La colonna sonora, sebbene non memorabile come quella di altri titoli SNK, accompagna adeguatamente l’azione con brani incalzanti e suoni digitali che richiamano l’epoca d’oro degli arcade.
Gli effetti sonori, pur non essendo particolarmente innovativi, sono funzionali e ben inseriti nel contesto di gioco, contribuendo a mantenere alta la tensione durante i combattimenti più intensi. Eight Man non è un gioco particolarmente lungo; un giocatore esperto può completarlo in meno di un’ora, ma la sua difficoltà elevata rappresenta un vero banco di prova.
Gli scontri con i boss, in particolare, richiedono precisione e tempismo perfetto, poiché ogni errore può costare caro. Questa elevata difficoltà, tipica dei giochi SNK, potrebbe scoraggiare i neofiti, ma è anche uno degli elementi che conferisce a Eight Man il suo fascino duraturo.
Nonostante alcuni limiti, come la ripetitività delle situazioni e la mancanza di una vera e propria innovazione nel gameplay, Eight Man riesce a mantenere vivo l’interesse del giocatore grazie alla sua atmosfera unica e alla qualità complessiva della realizzazione tecnica.
Per i fan dei beat ‘em up e per chi cerca un’esperienza di gioco che sappia evocare la nostalgia dei tempi d’oro degli arcade, Eight Man rappresenta una scelta ideale, offrendo un mix di azione frenetica, sfida impegnativa e ambientazioni futuristiche. In conclusione, Eight Man è un titolo che merita di essere riscoperto dagli appassionati di retrogaming.
Anno 1993 Console AMIGA Sviluppo Psygnosis Publisher Psygnosis Un’avventura gelatinosa
Anno 2001 Console PlayStation 2 Sviluppo Zoom Inc. Publisher SONY