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a cura di Marco Inchingoli

forbidden siren

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1994playstation 2survival horrorSCE Japan Studio Sony

paure e maledizioni dal Giappone

forbidden siren In vista dell’uscita di The Last of Us 2 il 19 giugno su PS4, abbiamo deciso di spolverare la libreria di giochi Sony per tirare fuori dal cilindro un altro survival horror iconico dì PlayStation: Forbidden Siren.
Forse meno conosciuto rispetto ad altri esponenti del genere, questo piccola perla arriva direttamente dal Sol Levante e porta con se una tra le atmosfere da incubo più riuscite in ambito videoludico. Forbidden Siren è uscito nel 2004 su PS2 ed è il primo di una fortunata serie horror di due capitoli con un remake del primo su PS3.
Ovviamente il titolo si distacca molto con The Last of Us, che rimane unico per molti aspetti, tuttavia oltre al genere c’è un’altra similitudine, sessioni stealth e creature inquietanti.
Se da una parte troviamo i Clicker, esseri mutati che percepiscono ogni singolo rumore, dall’altra abbiamo gli Shibito, zombi giapponesi che attaccano a vista. In Siren è fondamentale non farsi vedere dato che le armi del gioco – spesso di natura contundente – sono davvero rare, proprio per questo il titolo adotta un particolare sistema per eluderli, la vista degli Shibito. Ebbene sì, vedendo attraverso le inquietanti creature, potremo scoprire non solo il loro tragitto ed evitarli, ma anche preziose informazioni utili per la risoluzione di enigmi quali codici od oggetti segreti. La particolarità dì Forbidden Siren è il suo setting rurale molto legato all’antico Giappone coadiuvato da un’atmosfera davvero cupa caratterizzata da dosi massicce di sangue, nebbia fitta, pioggia e oscurità notturna.
Pochi altri titoli nel tempo sono riusciti ad eguagliare lo scenario da incubo di Forbidden Siren. In questo contesto il gioco ci immerge in un vecchio villaggio tra le montagne giapponesi bloccato tra il tempo e lo spazio a causa di un rituale non andato a buon fine.
A rendere ancora il tutto più spaventoso ci pensa un culto locale intento a risvegliare una mostruosa entità; per farlo il rito trasforma tutti gli abitanti in Shibito, letteralmente cadaveri viventi che hanno il compito di creare una sorta di nido per l’oscura entità.
In questo villaggio poco accogliente dovremo assumere il controllo di alcuni poveri sventurati che dovranno sopravvivere al luogo maledetto.
La storia viene raccontata attraverso il punto di vista dei dieci personaggi protagonisti con un ordine cronologico sfasato degli eventi che si svolgono in una durata di tre giorni. Ci sono anche ulteriori personaggi che daranno una mano o che fanno parte della storia. Deliziosamente inquietante Forbidden Siren spaventa, sconvolge e cattura il giocatore in una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena.
I diversi punti di vista non fanno che aumentare poi la curiosità e gli eventi non cronologici permettono di scoprire diversi aspetti della storia dei personaggi come ad esempio: chi era prima quello Shibito e come si è trasformato? Ma questo è solo uno dei tanti risvolti che rendono Siren unico. A tutto questo aggiungiamo anche un finale decisamente epico che difficilmente dimenticherete. Se non l’avete mai giocato potete optare per il remake su PS3 o tra i classici PS2 su PS4 spesso in sconto sullo store a pochi euro. Ricordate soltanto di indossare cuffie e giocare in una stanza buia per godere meglio del “terrore” che Forbidden Siren regala a chiunque lo giochi.

forbidden siren
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