1993 | Amiga | Platform | Krisalis Software | Ocean software |
anno | console | genere | sviluppo | publisher |
L’estate ormai è giunta al termine, le vacanze sono finite un po’ per tutti ed è tempo dunque di lasciarci alle spalle sole, mare e ondate di caldo.
Anche noi dopo un mese di sano riposo siamo tornati con un nuovo numero e di conseguenza con un nuovo appuntamento con il mondo del retrogaming.
Questa volta abbiamo deciso di dedicare il titolo del mese al campionato calcistico da poco ricominciato e Soccer Kid ci è sembrato perfetto.
Per chi non lo conoscesse si tratta di uno dei platform più acclamati del 1993 uscito su diverse piattaforme tra cui l’Amiga, senza dubbio la versione più performante tra tutte e quella da noi presa in considerazione.
Ma di cosa parla Soccer Kid? In sostanza i giocatori vestono i panni di un giovane giocatore di calcio che deve recuperare i frammenti della Coppa del Mondo distrutta da un malvagio alieno.
Questi frammenti si trovano in cinque parti del globo – Inghilterra, Italia, Russia, Giappone, USA – e il ragazzino dovrà recuperarli e salvare così il campionato mondiale.
Ogni nazione ha una sua tematica che la caratterizza ed è suddivisa in vari livelli tra cui un boss finale.
La personalizzazione di ogni paese è straordinaria poiché i livelli sono davvero ben diversificati; se in Inghilterra ad esempio avremo a che fare con i turisti di Londra e una gita in campagna, in Italia combatteremo contro i gladiatori nelle antiche rovine di Roma o in Russia finiremo da lande innevate ad un viaggio su un sottomarino sovietico.
Insomma per quanto riguarda i livelli la ciccia al fuoco è tanta, e non possiamo non menzionare i boss che vanno dal lottatore di Sumo in Giappone ad un sosia di Pavarotti in Italia, una vera chicca da parte degli sviluppatori che non si sono davvero risparmiati con stereotipi e riferimenti in ogni dove alle varie nazioni.
Tralasciando ora il design, parliamo del cuore di Soccer Kid, il gameplay. Ebbene si, perché in fin dei conti non è semplice unire il calcio con un platform, ma Krisalis Software ci è riuscita e anche nel migliore dei modi.
Il nostro piccolo calciatore può fare tutto ciò che farebbe un giocatore di calcio, quindi calciare, palleggiare, colpire di tacco, colpire la palla di testa o semplicemente spingere la palla.
Il nostro fidato pallone sarà dunque al centro del gameplay e non ci abbandonerà mai, nemmeno se dovesse scoppiare o se lo dovessimo perdere per qualche motivo, tornerà magicamente sempre da noi.
E questo è un bene dato che sarà fondamentale per avanzare nei livelli; sconfiggere i nemici a pallonate, usare i colpi di testa per raccogliere oggetti elevati oppure saltarci sopra per raggiungere piattaforme più alte, queste sono solo alcune delle azioni possibili.
Soccer Kid quindi diverte e non stanca mai, vuoi un po’ per la forte ironia (un alieno che se la prende con la Coppa del Mondo in effetti è un po’ bizzarro), vuoi un po’ per il gameplay dannatamente fresco e invecchiato benissimo, il titolo è giocabilissimo e bello da vedere ancora oggi.
Vi piace il calcio? Vi piacciono i platform? Allora recuperate subito questa perfetta miscela tra i due generi, non ve ne pentirete!